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state costruite molte torri d’avvistamento costiero, lungo la penisola dei due mari, per proteggere l’entroterra dalle incursioni dei saraceni. Alcune di queste oggi sono ancora integre al loro posto, come soldati fedeli alla “consegna”, da sempre vigili sulle vicissitudini delle genti di mare. Capitolo a parte merita il “Barocco” dove l’interprete principale è la pietra leccese che, grazie alla caratteristica di gran lavorabilità, ha consentito la realizzazione di veri e propri ricami, scolpiti nella pietra. La città di Lecce è sicuramente la capitale indiscussa del Barocco, tuttavia anche la “Terra di Leuca” possiede molti di questi tesori, tra i quali: gli altari della Chiesa di San Carlo Borromeo ed Acquarica del Capo; le bellissime facciate della Chiesa di S. Andrea a Presicce e della Chiesa Madre a Tricase.
La “Terra di Leuca” offre, a quanti lo desiderano, l’opportunità di immergersi in un mare di natura: dai boschi di vera macchia mediterranea alle campagne assolate, con i caratteristici muretti di pietra a secco; dalle distese a perdita d'occhio di maestosi e secolari alberi di olivo alle dorate e interminabili spiagge di Marina Pescoluse di Salve, o le stupende grotte marine di Santa Maria di

Achmed Gedik e rifiutarono la conversione alla fede dell’Islam, cosicchè, 800 Idruntini furono condannati alla pena capitale. Oggi i martiri di Otranto sono stati beatificati dalla chiesa cattolica e sono un simbolo di fedeltà estrema all’insegnamento del Vangelo, per il mondo intero. A partire dal ‘500, sotto il regno di Carlo V, sono