Pag. 4
Pag. 2
della “ Terra di Leuca”.
Molta importanza ebbe per lo sviluppo del territorio il popolo dei Messapi, ancora oggi avvolto da un fitto alone di mistero. La loro presenza nell’area viene segnalata a partire dal V secolo a.C.; essi giunsero con molta probabilità dall’Epiro e dall’Illiria e diedero vita ad una forma di civiltà molto avanzata, dedicandosi all’agricoltura, all’allevamento dei cavalli ed all’artigianato della ceramica. I reperti rinvenuti dagli archeologi dell’Università di Lecce, nel corso delle numerose campagne di scavo, aprono sempre nuovi spiragli sulla storia, gli usi e i costumi di questo popolo, che scelse di dimorare nel Salento, forse per via del clima e dell’ambiente circostante favorevole.
Tra Lecce e Santa Maria di Leuca, sono censiti sette centri messapici, quelli più significativi hanno sede a Vaste di Poggiardo dove sono stati rinvenuti alcuni depositi funerari, tesoretti in argento e oggetti di produzione greca. Discorso a parte merita il sito archeologico di Vereto presso Patù, denominato “La Centopietre”, un monumento di architettura sacra costituito da massicci blocchi tufacei provenienti dalla città di Vereto. Ed infine di recente ritrovamento a cura dell’Università di Sidney, il sito archeologico in località denominata “Li Fani” presso Salve, dove sono state rinvenute fortificazioni dell’epoca messapica.

In tempi successivi, il Salento, data la posizione strategica nel Mediterraneo e per questo motivo definita porta d’oriente, fu preda di numerose scorrerie di bande di pirati saraceni che saccheggiarono e uccisero in ogni dove; esempio eclatante è l’eccidio di 800 abitanti della città di Otranto che non vollero piegarsi alle orde di